romanzo thriller
romanzo thriller
“Santina, il primo amore dell’ispettore Losa, gli raccontava che, nel piccolo mondo
delle Madonie probabilmente condizionate nei comportamenti dalla dominazione araba,
le donne appartenevano solo alla sfera interna della casa. Per strada, una persona
ben educata non parlava con loro, non porgeva loro i saluti. Erano ombre dei loro
mariti, anche quando i mariti, come spesso accadeva, si sentivano bene solo nella
scia della loro ombra.
Qualcuno diceva che una donna non ha più buonsenso di quanti capelli abbia un uovo
di gallina. Le creature senza buonsenso andavano protette, altrimenti causavano
disgrazie a sé stesse e agli altri.
Questo era il mondo da cui Santina era scappata, dopo la guerra.”
È la vicenda dell’investigatore privato Dario Losa il quale, in una Milano fine anni ’50 alle prese sia con un affannoso ritorno alla normalità che con uno sviluppo post-bellico, si trova coinvolto nella complicata soluzione di un delitto. La cliente protagonista è Marta Riondino una bella ed elegante signora arricchitasi, in modo sempre al limite della legalità, con una prestigiosa e conosciuta casa di tolleranza situata nelle vicinanze dell’Idroscalo, prima dell’avvento della Legge Merlin.
“But aren’t observation and deduction the same thing?"Asked Watson.
“I can observe that you have some red coloured earth on your shoe. That is observation. Just
opposite the Post Office they are digging up the road. The earth they have dug up is the same
colour, which can’t be found anywhere else in the area. That is deduction.”
(The Science of Deduction by Sherlock Holmes – The Sign of Four)
Questo romanzo, frutto di studi legati alla metodologia adottata dai vari scrittori (americani,
francesi, inglesi, tedeschi), trae spunto dalle pagine di Arthur Conan Doyle del quale ho
studiato numerosi gialli per entrare nei vari personaggi.
| Daniele Ossola |