È un romanzo onirico, ambientato nel 1983 in provincia di Varese tra Angera e Gavirate, che riprende alcune circoscritte esperienze personali dell’autore che descrivono Ermenegildo Giacosa, il personaggio principale, un trentacinquenne dalla giovinezza apparentemente tranquilla ma costellata da amori inconcludenti o mai decollati.
I libri di testo di geometria non descrivono le distorsioni geometriche prodotte nel cervello di un giovane colpito da una congestione mentre lo scempio edilizio, spesso artefice di disastri ambientali, non ha mai citato una speciale e sperduta isola nel Mediterraneo.
Siamo a Mosca nel 1958 dopo la morte di Stalin dove molti vivono negli appartamenti comuni nei quali, a parte la camera da letto, tutto è in comune con la convivenza di molte famiglie all’interno di questi komunalny kvartíry. Tutto in perfetta comunione…quasi. Un racconto tratto dal romanzo è stato pubblicato sulla rivista culturale polacca Bezkres.
Raccolta di sceneggiature teatrali. Queste commedie sono un antidepressivo e hanno un fil rouge che le lega: prevale l’ironia con la voglia di rileggere la Storia da angolature diverse, con il sorriso scolpito sulle labbra ma con l’intento di far riflettere su manie, frustrazioni, tabù e ideali di persone comuni alle prese con le attività quotidiane.
È nato in seguito ad una conoscenza casuale che mi ha aperto un mondo, quello della morte, che non avevo mai affrontato secondo gli schemi del dottor Doherty il personaggio principale che cerca persone super ricche disponibili a sperimentare, da vive, le forti sensazioni che possono scaturire da una morte violenta.
Un intreccio di vicende personali che risentono sì del contesto storico ma che trattano temi più che attuali. Siamo agli inizi del 1400 e le donne bizzarre, sotto la spinta dell’Inquisizione, venivano definite streghe e facevano una brutta fine. Oggi i “diversi” vengono invece bullizzati.
È la vicenda dell’investigatore privato Dario Losa il quale, in una Milano fine anni ’50 alle prese sia con un affannoso ritorno alla normalità che con uno sviluppo post-bellico, si trova coinvolto nella complicata soluzione di un delitto. Primo classificato al Premio Italiano Milano International nel 2017.
È una commedia brillante, alla ricerca di un’Italia tutta da scoprire scritta in occasione di Expo 2015. Narra i fatti di un sognatore senza soldi, Giovanni Colombo il quale, sull’onda del suo famoso antenato, vuole affrontare l’avventura nel Mar Tirreno alla scoperta di un’Italia, intrisa di specificità eno-gastronomiche, dialetti e di usanze che molti non conoscono.
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