Рублей & £ire (RUBLI & LIRE) – Corruzione senza confini.
Romanzo storico scritto in collaborazione con Simona Blasutig, ambientato a Milano e a Mosca negli anni ’50, a cavallo della morte di Stalin nel ’53, tra mafia, raggiri e disgregazione sociale nell’Unione Sovietica. Vicende tratte da fatti realmente accaduti.
SINOSSI:
Tutto si svolge tra Milano, Mosca e Roma durante gli anni ’50 e ’60.
Aurora ha studiato medicina ma le vicende belliche legate alla Seconda Guerra Mondiale, unite a un matrimonio fallito, la portano a cercare un lavoro prima all’Ospedale di Niguarda poi presso il PRECU, un laboratorio medico privato.
Attivista politica, iscritta al PCI presso il circolo “Lenin” di viale Padova a Milano, vive le contraddizioni, in pieno boom economico, tra capitalismo e comunismo.
Contraddizioni anche nel carattere della protagonista perché dolce, accomodante e rispettosa nei confronti dei pazienti ma altrettanto dura e determinata verso gli uomini e quella società che sta mutando in modo vorticoso.
Ha contatti con Mosca proprio a cavallo della morte di Stalin nel ’53 con l’arrivo al potere di Nikita Kruscev che ha iniziato il processo di destalinizzazione dell’apparato ma dell’altrettanta destabilizzazione dell’Unione Sovietica.
S’intrecciano varie vicende che hanno diversi protagonisti tra i quali la dolce e tenera Angelina, tecnico di radiologia, collega e amica di Aurora. Dura lavoratrice dai modi spensierati, segue poi il marito in Canada, contabile presso la falegnameria aperta dal fratello. All’improvvisa morte del marito, Angelina troverà una pessima sorpresa.
Bell’uomo, elegante, atletico, snello, intelligentissimo, ingenuo, furbo e calcolatore. Questi non è che il professor Ambrogio Brambilla titolare della PRECU, equivoco, temuto dai colleghi, comunista per interesse con contatti sia a Mosca sia con Togliatti a Roma, maneggiatore di business sanitario al limite del lecito.
Incrociamo il dottor Maggi il quale in una delle tante attività da lui svolte sia in qualità di medico presso l’Ospedale di Niguarda che da responsabile tecnico di un distributore che forniva bombole di ossigeno agli Ospedali, diventa Ispettore INAM. Ha un’evidente simpatia per Aurora, mai interamente corrisposta.
Ci sono poi le amiche moscovite di Aurora. Le sorelle Nataša e Ludmilla tracciano una cruda realtà sovietica, al di fuori della propaganda, che rivela la convivenza di molte famiglie all’interno dei komunalny kvartíry, in un appartamento comune, dove hanno solo una camera privata, nella quale tutti dormono in perfetta promiscuità: nonni, genitori, figli e nipoti. Promiscuità accentuata dalla cucina, luogo dove le famiglie del pianerottolo cucinano, pranzano, lavano i piatti e dove i vari bambini scorrazzano tra le gambe dei presenti. Tutto in perfetta comunione.
Il romanzo si chiude con una morte inaspettata. All’Idroscalo, il “mare di Milano”, viene rinvenuto un cadavere.
- DIPLOMA DI MERITO al Premio Letterario “La Ginestra di Firenze” – sezione narrativa inedita
- FINALISTA al V° Premio Internazionale “Salvatore Quasimodo” – Inediti, con PROPOSTA EDITORIALE da parte di Aletti Editore.
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