SINOSSI:
Ho iniziato a scrivere questi copioni molti anni fa, durante il tragitto in pullman che da Milano, dove lavoravo, mi riportava a casa a Ranco, un ameno borgo affacciato sul Lago Maggiore, in provincia di Varese. Era un modo per stemperare le tensioni accumulate durante i vari incontri, riunioni con clienti e attività di marketing.
Venendo dalla facoltà di Economia e Commercio con indirizzo storico-economico, la Storia ha condizionato l’ambientazione di queste sceneggiature teatrali.
L’ironia e la fantasia, derivanti dalle frequentazioni giovanili del Derby di Milano, seguito dallo Zelig, le ho poi indirizzate verso la grande passione per il teatro amatoriale con la
fondazione e la direzione, metà anni ‘80, de “La Cumpagnia del fil da fer” per la quale ho scritto alcune di queste sceneggiature e curato la regia.
Nello specifico, la Storia o le varie leggende non ci hanno mai raccontato che Robin Hood era nato sì nelle Midland, ma da madre clandestina sottrattasi sempre ai controlli dei flussi migratori. Di origine romagnola, ingozzava il figlio con abbondanti porzioni di ravioli: a colazione ripieni di marmellata ai mirtilli, a pranzo con ragù di cervo e conditi con abbondante sugo di pomodoro, mentre a cena una minestra con ravioli alle verze.
Il “De Bello Gallico” non si è mai soffermato sul ruolo di Lavinia, sorella del Tribuno Caio Nerone, ammalata di pulizia cronica. Imponeva ai centurioni, che dovevano salire sulla zattera consolare ancorata lungo la Senna per svolgere le normali attività militari, l’utilizzo di pattine per parquet idonee per scivolare lungo il ponte appena lucidato a cera.
E Penelope? Ne “L’ultimo viaggio di Ulisse”, al ritorno del marito dopo lunghi anni di assenza, Penelope non è molto tenera nei suoi confronti, anzi, lo rimprovera intimandogli di non farsi venire più in mente viaggi lontano dall’isola. Da pragmatica donna di casa gli ricorda i vari uliveti da potare e le bestie da accudire, altro che andare in giro per il Mediterraneo in cerca di avventure! Gli fa presente, e se lo deve ben memorizzare, che quello appena concluso è stato il suo ultimo viaggio!
Qual è il fil rouge che lega queste commedie e le altre che fanno parte della raccolta? Prevale l’ironia, con la voglia di rileggere la Storia da angolature diverse, con il sorriso
sempre scolpito sulle labbra, ma anche con l’intenzione di far riflettere, in chiave moderna, su manie, tabù, frustrazioni e ideali di persone comuni alle prese con le attività quotidiane.
- SEGNALAZIONE DI MERITO al Premio “Giuseppe Antonio Borgese”- sezione Teatro 2021 con proposta di pubblicazione da parte de “Il Convivio Ediore”.