CHE SCOPERTA!!!

SINOSSI:


Questa storia inizia in un’osteria lungo i Navigli di Milano, dove alcuni commensali inquadrano il momento storico. Siamo in presenza di periodi che si sovrappongono perché la scoperta dell’Italia è sempre un cantiere aperto. Il personaggio centrale è Giovanni Colombo, per gli amici Giuann Cadrega. E’ un sognatore senza soldi che, sull’onda del suo famoso antenato, vuole affrontare l’avventura nel Mar Tirreno alla scoperta di un’Italia, fatta di dialetti e di usanze, che molti non conoscono.

Alla ricerca di aiuti finanziari per il viaggio, Colombina (la moglie di Colombo) e Violetta (una sua amica) partono per Venezia dove sono ricevute nientemeno che dalla moglie del Doge.

Nel frattempo, sempre per dare una mano a Giuann, Fra Crispino, un povero frate, cugino di Colombo, tenta di far vidimare i passaporti in un ufficio del Ducato di Milano. Dico tenta perché incontra prima un impiegato con scarsa voglia di lavorare e poi un onorevole che, come tutti i politici, gli promette mari e monti senza arrivare a conclusione.

Nel frattempo, presso la corte veneziana, Colombina e Violetta cercano di adulare la moglie del Doge, Genoveffa, che mostra opulenza e vanità durante la vestizione. In questo frangente il coro, che rappresenta la coscienza, cerca di riportare Genoveffa sulla via della sobrietà e della purezza dei sentimenti.

Colombina e Violetta riprendono con Genoveffa il discorso sulla vanità e alla fine quest’ultima decide di finanziare l’impresa, soprattutto perché è innamorata del Giuann, promettendogli di perorare la causa presso i Medici di Firenze per la messa a disposizione di un porto da dove partire.

Qui si scopre come Giuann Colombo, oltre ad essere un po’ stupidotto, non conosca la storia. Comunque riesce ad armare tre navi (Etruria, Romea e Trinacria) che partono da Pisa con destinazione Palermo. Oltre all’equipaggio, s’incontrano altri personaggi perché questo è anche il viaggio premio vinto da un buttero maremmano, con le disavventure causate dal diverso trattamento dei passeggeri del “ponte schiavi” rispetto a quelli del “ponte piscina”.

Veniamo a conoscenza di un altro personaggio, il Testina, luogotenente di Giovanni Colombo, che a fatica arriva esausto su una scialuppa di salvataggio… scialuppa si fa per dire, sulla spiaggia di Ostia. Qui incontra Adelina, una zitella pensionata, che lo porta a conoscere la vita quotidiana di Roma, nell’Ufficio Postale al Testaccio.

Adelina mette in mostra la sua dolcezza, nel tentativo di circuire il destinatario di un’inserzione matrimoniale alla ricerca dell’anima gemella, ma anche la sua durezza di tifosa “ultrà” della Roma.

Il Testina, visto l’ambiente romanesco troppo lontano dal suo modo di pensare, decide di ritornare a Ostia sperando di ritrovare il Giuann e gli altri marinai che non erano naufragati e che lo stanno aspettando, un po’ arrabbiati, per riprendere la navigazione verso la Sicilia.

Finalmente arrivano a Palermo dove circola voce che un certo Garibaldi vuole anche lui venire in Sicilia non per scoprirla ma per cercare di unirla all’Italia.

E siamo piombati nel cuore della Sicilia più povera dove Turiddu, operaio nelle solfatare di Caltanissetta, in occasione dei festeggiamenti di Santa Rosalia a Palermo, si dà ammalato per poter partecipare alla processione. Invece…

  • PODIO 2° CLASSIFICATO al Premio Culturale Nazionale “San Bernardino alle Ossa – La Milano gotica” sezione Opera Teatrale.
  • SEGNALAZIONE DI MERITO  sez. Teatro al Premio Letterario “Città di Ascoli Piceno” 2021.

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